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Il giardino Friûl
"Friûl" è il giardino allestito internamente all'Area verde della Fondazione OSF a Pordenone.
Si tratta di un giardino mediterraneo autoctono, creato per preservare e valorizzare il patrimonio naturale e culturale del territorio nord adriatico.
L'area conserva la biodiversità di erbe aromatiche e piante autoctone.
Realizzato nell'ambito del Progetto "Meds Garden" finanziato dal programma europeo Interreg Italia-Slovenia.
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Inaugurato il 19 ottobre 2018, il giardino è uno spazio verde di 5.000 mq suddiviso in 4 Aree tematiche:
• Area PIANTE AROMATICHE
• Area PIANTE da ORTO
• Area FRUTTETO
• Area PIANTE SPONTANEE
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Il Giardino "Friûl" ospita tutto l'anno attività didattiche , rivolte a gruppi scolastici delle scuole dell'infanzia e primarie, alle quali è possibile accedere previa prenotazione (tel 0434 361470).
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Photogallery
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Il giardino Friûl
"Friûl" è il giardino allestito internamente all'Area verde della Fondazione OSF a Pordenone.
Si tratta di un giardino mediterraneo autoctono, creato per preservare e valorizzare il patrimonio naturale e culturale del territorio nord adriatico.
L'area conserva la biodiversità di erbe aromatiche e piante autoctone.
Realizzato nell'ambito del Progetto "Meds Garden" finanziato dal programma europeo Interreg Italia-Slovenia.
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Inaugurato il 19 ottobre 2018, il giardino è uno spazio verde di 5.000 mq suddiviso in 4 Aree tematiche:
• Area PIANTE AROMATICHE
• Area PIANTE da ORTO
• Area FRUTTETO
• Area PIANTE SPONTANEE
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Il Giardino "Friûl" ospita tutto l'anno attività didattiche , rivolte a gruppi scolastici delle scuole dell'infanzia e primarie, alle quali è possibile accedere previa prenotazione (tel 0434 361470).
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Il Progetto
Rivolto a persone con disabilità non grave, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, residenti nei Comuni dell'UTI Noncello non inseriti presso Centri diurni, UET o in Programmi per l'integrazione lavorativa in situazione di marginalità sociale. Durata del progetto: 12 mesi.
Obiettivi
Obiettivo generale:
promuovere l’integrazione socio-relazionale di soggetti con disabilità intellettiva, in situazione di marginalità, agendo sulla capacità della “comunità” di prendersi cura di loro attraverso un modello di conciliazione tra i bisogni della comunità e della persona disabile basato sulla capacità dell’una di accogliere e valorizzare il potenziale dell’altra.
Obiettivi specifici:
_ offrire a coloro che rappresentano il target primario di questo progetto, l’opportunità di conoscere e gradualmente di integrarsi nelle comunità di volontari che fanno riferimento a locali associazioni, dando il proprio contributo nello svolgimento delle attività di servizio nonché partecipando a quelle di aggregazione;
_ migliorare il benessere di queste persone agendo sull’autoconsapevolezza delle risorse possedute, dell’”essere capaci” e quindi “utili” alla comunità, sull’acquisizione di un ruolo sociale;
_ migliorare la capacità della “comunità” di accogliere, di interagire, di cooperare con le persone con disabilità, rivalutando il vero senso di comunità che risiede anche nell’accorgersi dell’altro, nel rendersi partecipe dei suoi bisogni, della ricerca e della costruzione di soluzioni per soddisfarli, sapendo rilevare anche nei soggetti considerati vulnerabili, quali le persone con disabilità, risorse da mettere a frutto in un’ottica di reciprocità;
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Azioni
A1. - ANIMAZIONE SOCIALE. Percorso di accompagnamento dedicato alle realtà del volontariato e/o dell’associazionismo, per riscoprire la capacità di accogliere una persona disabile e di cooperare con essa impegnandosi in iniziative allo stesso tempo, coerenti con gli scopi dell’associazione e adeguate alle risorse che la persona disabile può esprimere.
A2. - SVILUPPO DEL PROGETTO CONDIVISO. Costruzione - con l’associazione di volontariato, la persona disabile interessata, l’educatore di riferimento e il Case Manager - del progetto individuale di integrazione e cooperazione tenendo conto delle risorse di cui necessita la persona con disabilità e dei bisogni dell’associazione.
A3. - ACCOMPAGNAMENTO. L’esperienza di integrazione e cooperazione tra l’associazione e la persona con disabilità che si realizza sulla base del progetto condiviso, è supportata, attraverso un piano ad hoc di accompagnamento gestito da una figura educativa che avrà funzione di mediazione tra il soggetto e il contesto che lo accoglie, nonché di osservazione e di monitoraggio anche al fine di un’eventuale rivalutazione.
A4. - VALUTAZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI E DELL’IMPATTO SULLA COMUNITÀ
A5. - COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI
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Partner (soggetti che hanno aderito al progetto)
Fondazione OSF Pordenone (capofila); AAS5 “Friuli Occidentale”; ASD EQUIPE – Associazione sportiva dilettantistica di Pordenone; Associazione “G.A.S.P.E.- Gruppo per un'Alternativa Socio-Politica all'Emarginazione” di Pordenone; AGAPE SOS International di Pordenone; Associazione Radio Voce nel deserto di Pordenone; A.I.F.A. - Associazione italiana fra anziani e volontariato Onlus di Pordenone; Parrocchia del Sacro Cuore di Pordenone; Pordenone Rugby Associazione Sportiva Dilettantistica; Associazione Sportiva Dilettantistica San Gregorio di Pordenone; Associazione “Leggo anch'io” di Pordenone.
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Prendi contatto
Alla Fondazione OSF è a disposizione un referente
per approfondire questo progetto ed aiutarti a capire
meglio come funziona.